Oggi a Bruxelles, gli eurodeputati hanno approvato la proposta del parlamentare S&D Sergio Cofferati che prevede l'obbligo per le grandi società di dichiarare pubblicamente le tasse pagate in ogni singolo paese in cui operano (inclusi i paradisi fiscali).  Tale proposta rientra in un disegno legislativo (passato per pochi voti di scarto, 13 contro 10) volto a rafforzare la trasparenza delle imprese e i diritti degli azionisti .

La proposta, che ha visto la strenua opposizione del Ppe, dell'Alde e dell'Ecr, è stata adottata dalla commissione Affari legali del Parlamento europeo.
 
La direttiva adottata oggi include anche il sistema "say on pay" per le società quotate, che prevede per esempio la possibilità per gli azionisti, ma anche per gli impiegati, di esprimere la proprio opinione o il proprio voto sulle politiche di remunerazione dei manager, che sono spesso la causa di scelte aziendali azzardate e insostenibili nel breve termine.

Dopo il voto di oggi, il Parlamento europeo dovrà adesso aprire i negoziati con il Consiglio e la Commissione. Popolari (Ppe), conservatori (Ecr) e liberali (Alde) hanno chiesto che la questione venga portata alla Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo.

L'eurodeputato S&D  Sergio Cofferati, relatore per il Parlamento sulla direttiva per i diritti degli azionisti e adesso capo negoziatore con il governo Ue sul nuvo obbligo di rendicontazione fiscale paese per paese, dichiara:
 
"Si tratta di un grande passo avanti nella lotta contro l'evasione e l'elusione fiscali. L'Europa adesso ha la possibilità di costruire un sistema più giusto e trasparente. Spero che il Ppe, l'Alde e l'Ecr non si mettano ora a fare ostruzionismo contro questo risultato democratico e consentano a tutti noi di proseguire la lotta per la giustizia e la trasparenza fiscali".
 
Evelyn Regner, coordinatrice del gruppo S&D in commissione Affari legali, aggiunge:

"Questo è un altro importante passo avanti nella lotta per la giustizia fiscale. Le grandi società devono rendere pubblici i versamenti delle tasse effettuati nei singoli paesi. Mi auguro di lasciarci presto le questioni procedurali alle spalle, così da poterci concentrare sui negoziati con gli Stati membri".

Il vicepresidente del gruppo S&D, Jörg Leichtfried ha concluso:

"Alla luce dello scandalo Luwleaks, è diventato ancora più importante che il Parlamento europeo si batta per la trasparenza fiscale. Chiunque si sta opponendo a elementi chiave come la rendicontazione paese per paese si assuma le proprie responsabilità politiche. I cittadini non comprenderebbero le ragioni di un parlamento che da un lato decide di creare una commissione speciale sulle questioni fiscali e dall'altro non sostiene una proposta volta proprio a migliorare la trasparenza sulle tasse".

Eurodeputati coinvolti
Membro
Austria