La crescita nell’Eurozona potrebbe aumentare dell’1,3% nel 2015 e dell’1,6% nel 2016 rispetto allo 0,8 del 2014. L’Europa sta affrontando un lungo periodo di crescita debole, alta disoccupazione, aumento delle disuguaglianze e un rischio reale di deflazione se l’economia non viene stimolata da un forte piano di investimenti e da coraggiose politiche monetarie.

Sono questi alcuni dei principali risultati dell’indipendente Indagine annuale sulla crescita (iAGS) presentata oggi a Bruxelles nell’ambito dell’iniziativa della Progressive Economy promossa dal gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo.

Secondo l’indagine preparata da un gruppo di prestigiosi istituti economici indipendenti*:

"Spaccature profonde sono alimentate dal fatto che non c’è stata una rapida uscita dalla crisi. Il rischio di un lungo periodo di stagnazione è concreto”.

L’iAGS ha elaborato una serie di raccomandazioni e ha messo in evidenza il bisogno di un piano di investimenti “verde” a livello europeo. Gli esperti propongono uno “choc fiscale del carbonio” per stimolare investimenti di larga scala nell’efficienza energetica che potrebbero portare l’economia europea fuori dalla crisi e verso un percorso a bassa emissione di carbonio.

Tali esperti chiedono una compensazione dello choc del prezzo del carbonio attraverso un fondo comune  europeo, così da mantenere gli introiti delle imprese e delle famiglie, ma utilizzandolo per una produzione e un consumo a bassa emissione di carbonio.

"Il progetto europeo di una società prospera e inclusiva rischia di affondare se non facciamo ripartire la crescita”, affermano gli esperti.

La vicepresidente del gruppo S&D, responsabile per gli Affari economici e finanziaria, Maria João Rodrigues, dichiara:

"L’Europa sta affrontando una stagnazione economica accompagnata dal rischio deflazione e dalla crescita delle disuguaglianze, ma l’indagine annuale sulla crescita presentata due anni fa dalla Commissione europea non ha saputo contrastare seriamente questi problemi.

"L’indagine indipendente sostenuta dal gruppo S&D mostra ciò che è necessario fare: un aumento maggiore della spesa pubblica per investimenti; politiche monetarie più forti e non convenzionali; aumentare i salari nei paesi con alti surplus; e soprattutto governi dinamici guidati da una strategia orientata a uno sviluppo sostenibile a livello sociale e ambientale.

"Speriamo che la Commissione e il Consiglio devono prendere in seria considerazione le analisi e le raccomandazioni iAGS nel momento in cui termineranno la revisione della Strategia Europa 2020 e coordineranno le politiche del Semestre europeo 2015”.

*Tra gli istituti economici indipendenti ci sono:

OFCE (L'observatoire français des conjonctures économiques) di Parigi,
L’IMK (Macroeconomic Policy Institute) di Berlino,
L’Economic Council of the Labour Movement (ECLM) di Copenhagen.


Leggi qui l’Indagine annuale sulla crescita 2015

 

Nota:

Progressive Economy è un’iniziativa lanciata nel 2012 con un obiettivo cardine: alimentare un dibattito realmente pubblico e informato sulle politiche economiche e sociali a livello nazionale, europeo e globale e promuovere attivamente un pensiero progressista a livello accademico e politico. Progressive Economy è un’iniziativa di lungo termine con una visione strategica del suo contributo al pensiero e all’azione progressisti. Per saperne di più