Il gruppo S&D condanna duramente la decisione annunciata dall'amministrazione Usa di congelare 65 milioni di dollari di sostegno al bilancio all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e il lavoro (UNRWA), l'agenzia Onu che fornisce servizi di base a milioni di rifugiati palestinesi in tutto il Medio Oriente.

La vicepresidente S&D Elena Valenciano dichiara:

“Esprimiamo tutta la nostra condanna e la nostra più forte protesta contro questa inaccettabile decisione del presidente Trump e della sua amministrazione. Gli Stati Uniti hanno contribuito con oltre 350 milioni di dollari al budget dell'UNRWA lo scorso anno e  questa decisione potrebbe comportare un taglio di oltre 290 milioni di dollari nei fatti, minando l'Agenzia e i servizi di base che fornisce ai rifugiati palestinesi in tutto il Medio Oriente. Stiamo parlando del cibo, della salute e della dignità umana di milioni di persone che vivono da decenni come rifugiati in attesa di una soluzione al conflitto tra Israele e Palestina. Ma parliamo anche dell'accesso all'educazione di oltre mezzo milione di bambini palestinesi, la generazione futura. Il presidente Trump sta giocando con il fuoco in Medio Oriente, a proprie spese e senza offrire nuove speranze al processo di pace”.

Il vicepresidente S&D Victor Boştinaru afferma:

"L'UNRWA sta affrontando la più profonda crisi finanziaria della sua storia. Questo è il momento giusto per esprimere la nostra solidarietà ai profughi palestinesi e per dare il nostro sostegno all'Agenzia. Invitiamo l'Unione europea e i nostri Stati membri a svolgere un ruolo di primo piano nella mobilitazione della comunità internazionale al fine creare un sistema di finanziamento stabile per l'UNRWA in un contesto multilaterale, un sistema che sia prevedibile e sostenibile nel lungo periodo. Dobbiamo trovare una risposta immediata all'attuale crisi, ma dobbiamo sfruttare l’occasione anche per pensare a meccanismi di lungo termine che possano garantire che i servizi dell'UNRWA a centinaia di migliaia di famiglie palestinesi vulnerabili non siano strumentalizzati per fini politici”.