A margine dell'approvazione di una risoluzione sui recenti sviluppi in Polonia e sul loro impatto sui diritti fondamentali, il gruppo S&D ha lanciato un appello al governo polacco affinché cambi rotta e garantisca il rispetto dello stato di diritto.

Birgit Sippel, portavoce S&D su libertà civili, giustizia e affari sociali, dichiara:

“Il concetto di separazione dei poteri e il fatto che sono norme trasparenti, e non decisioni arbitrarie, a governare un paese sono alla base di un moderno stato democratico e rappresentano principi fondatori dell'Ue. Quando questi principi basilari sono minacciari in uno Stato membro, allora non è solo un problema del paese in questione ma di tutta l'Ue. Le recenti modifiche alla Corte costituzionale, alle norme sulle forze dell'ordine e alle emittenti pubbliche in Polonia sono una minaccia a tali principi. Non è una questione di politica o di intrusione negli affari interni a uno Stato, ma l'opinione di organizzazioni internazionali indipendenti. Il governo polacco deve agire adesso e porre dine a tali crisi costituzionali.

“La risoluzione approvata oggi a larghissima maggioranza non è un giudizio contro la Polonia. Anzi, dimostra che il Parlamento è unito nel sostenere il popolo polacco. Lo stato di diritto è stato essenziale per il successo della Polonia e dobbiamo dare battaglia per difenderlo. Sosteniamo in pieno gli sforzi della Commissione europea per lavorare insieme al governo polacco, anche se tali sforzi hanno ricevuto finora risposte negative. Il tempo dei colloqui è terminato,i principi fondamentali dell'Ue non sono negoziabili o modificabili. La Commissione ha dato le sue raccomandazioni e il governo polacco ha tre mesi per

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