Oggi, il Parlamento europeo a Strasburgo ha votato a favore dell’inizio dei negoziati con Consiglio e Commissione sulle nuove regole volte a dare ai cittadini un maggiore controllo sui propri dati sensibili che possono essere usati o condivisi online.

La negoziatore del Parlamento per la legislazione sulla e-privacy, l’eurodeputata del gruppo S&D Marju Lauristin dichiara:

“Il voto di oggi è una vittoria dei diritti dei cittadini sugli sforzi delle lobby delle grandi imprese. Sono fiera che la maggioranza del nostro Parlamento abbia respinto chiaramente oggi disinformazione e bugie.

“Il regolamento sulla e-provacy è volto ad aggiornare le norme sulla riservatezza delle informazioni adeguandole al 21esimo secolo. Esso copre nuove forme di comunicazioni private, come WhatsApp o Skype, che non esistevano quando le nuove norme erano state introdotte. E dà un maggiore controllo ai cittadini sui proprio dati sensibili che possono essere usati dalle aziende private.

“Possiamo iniziare i negoziati con Consiglio e Commissione e far entrare in vigore queste nuove e importanti misure il prima possibile”.

La portavoce del gruppo S&D in commissione Libertà civili, giustizia e affari interni Birgit Sippel afferma:

“Il regolamento sulla e-Privacy mira a ridare agli utenti il controllo sulle proprie comunicazioni, consentendo loro di decidere come tali informazioni possano essere usate. Le nuove norme assicurano che la riservatezza delle comunicazioni in ambito digitale diventi realtà per tutti nell’Ue. Siamo contenti che il Parlamento abbia dato l’ok a delle protezioni solide per i cittadini. Ci sono stati diversi falsi miti che sono circolati in merito a questa relazione, diffusi dai lobbisti delle industrie che hanno ingaggiato una campagna mistificatoria. Siamo contenti che la maggioranza del Parlamento abbia avuto buon senso e consentito a tutti noi di fare passi avanti con queste importanti nuove regole.

“Ora, continueremo la battaglia nei negoziati con Consiglio e Commissione per avere finalmente protezioni più solide per i dati sensibili dei cittadini”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania