“Il simpatico eurodeputato bavarese Manfred Weber continua nel suo sport preferito: dare le pagelle, dividendo tra scolari buoni e cattivi e come sempre quelli buoni sono del suo partito e i cattivi gli altri”, così l’europarlamentare democratico Nicola Danti.
“Weber” – continua Danti – “non si è accorto che siamo nel 2016 e non più nel 2011. Ora è la Germania a stare dietro la lavagna perché la nuova politica economica dell'Ue prevede il controllo della Commissione sugli squilibri macroeconomici come il surplus eccessivo tedesco e una politica espansiva sugli investimenti”.
“Capiamo le difficoltà elettorali del Partito di Weber e ne comprendiamo il nervosismo: il fallimento delle ricette economiche sue, del suo partito e del suo governo è davanti agli occhi di tutti, capiamo quanto sia dura ammetterlo”, conclude Danti.