STRASBURGO - 13 APR: "Ho molto apprezzato lo spirito con cui la delegazione del parlamento egiziano ha deciso di discutere con noi. E' importante avere, come interlocutori, dei colleghi eletti dai cittadini. D'altronde spetta proprio a loro controllare che il governo si comporti nel pieno rispetto dello spirito democratico che oggi anima l'Egitto". A dichiararlo è Andrea Cozzolino, parlamentare europeo del Partito democratico, a margine della riunione congiunta della delegazione Mashreq e sottocommissione Droi con i rappresentanti del parlamento egiziano. "Per quanto possa apparire superfluo, ritengo doveroso ribadire che da parte della Delegazione Mashreq e dell'intero parlamento europeo, non vi è alcuna azione inquisitoria o volontà di condanna, ma solo l'interesse a costruire insieme un futuro di stabilità e pace che apra una nuova fase di crescita economica e di sviluppo sociale tra l'Europa e l'Egitto. E' un dato di fatto che il livello di collaborazione offerto, fino ad oggi, dalle autorità egiziane a quelle italiane rispetto alle indagini sulle torture e l'assassinio di Giulio Regeni non è stato assolutamente sufficiente. Non sono state garantite, infatti, le misure e le azioni necessarie per l'accertamento delle responsabilità. Ed è per questo che ritengo assolutamente legittime le richieste avanzate dalle istituzioni europee ed italiane". L'europarlamentare rivolgendosi alle autorità presenti ha poi specificato: "Auspichiamo che, senza ulteriori ritardi, vengano resi disponibili i tabulati telefonici dei cittadini egiziani che, si sospetta, possano aver avuto un ruolo attivo nella vicenda, le celle telefoniche e tutti i video che consentano di ricostruire gli spostamenti e le dinamiche. Inoltre, ci auguriamo che le autorità egiziane possano fornire tutti gli ulteriori elementi utili per la ricostruzione della verità". "La presenza a Strasburgo delle autorità egiziane è dimostrazione che esistono in Egitto forze democratiche che credono in una continua evoluzione del paese e delle sue istituzioni - continua Cozzolino - Sta a loro scegliere se aprire a una reale collaborazione, nella massima trasparenza, o chiudersi a riccio ed esporsi a rischi di un corto circuito incontrollabile che potrebbe travolgere le fragili basi del sistema istituzionale e democratico che si sta faticosamente costruendo. Ed in questo sistema si richiede, in particolare, il rispetto e la tutela dell'azione dei media, la cui libertà e indipendenza è pilastro necessario". E conclude "E' interesse reciproco ricostruire come si siano realmente svolti i fatti. Ma prima ancora è un dovere morale nei confronti della famiglia di Giulio Regeni, che merita di conoscere la verità, di dare un nome ed un volto agli assassini del figlio”.
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