I tre deputati S&D che hanno partecipato alla conferenza Onu sul clima di Lima esprimono apprezzamento per i risultati raggiunti al termine di lunghi e difficili negoziati. Risultati che aprono la strada a un nuovo trattato sul clima.

Gli eurodeputati S&D mettono in luce il fatto che quasi 200 paesi presenti a Lima hanno concordato sulla necessità di contrastare il riscaldamento globale. Tuttavia, i più importanti elementi per un trattato di questo tipo devono ancora essere stabiliti in vista del summit sul clima del 2015 a Parigi. In particolare, resta un tema caldo la differenziazione tra i target di riduzione dei gas serra dei paesi in via di sviluppo e quelli dei paesi sviluppati. Altra questione aperta è quella che riguarda come mantenere l'impegno dei 100 miliardi di dollari Usa entro il 2020 per sostenere i paesi in via di sviluppo nei loro sforzi nella lotta ai cambiamenti climatici.

La vicepresidente S&D Kathleen Van Brempt afferma:

"E' un segnale positivo che tutti i paesi devono presentarsi con gli intended nationally determined contribution (ossia con i contributi programmati a livello nazionale) che sono più ambiziosi degli impegni che hanno assunto finora sulla protezione del clima.

"Il passo in avanti più importante fatto a Lima è lo 'spirito di Lima'. C'è una consapevolezza condivisa che il mondo deve agire unito nella lotta ai cambiamenti climatici. Nel lungo termine, tutti i paesi perseguiranno un'economia a 'carbonio-zero', inclusi i paesi 'neo convertiti' a una coscienza ambientalista come Cina e Usa. Paesi che adesso comprendono che questa è la cia per proteggere l'ambiente ma anche per assicurare una fornitura sicura di energia, prezzi più bassi e una minore dipendenza dalle crisi internazionali.

"Il passaggio da un'economia basata sulle fonti fossili a una basata sulle fonti rinnovabili sta diventando la tendenza principale. L'Europa dovrebbe puntare a un'economia a 'carbonio-zero' entro il 2050. Questo obiettivo strategico potrebbe rafforzare la nostra economia, aumentare la nostra creatività e far crescere l'occupazione".

L'eurodeputato S&D Jo Leinen, che è copresidente della delegazione del Parlamento europeo a Lima, dichiara:

"Sono tanti gli ostacoli da superare sulla strada per Parigi. Il sostegno finanziario per gli sforzi di mitigazione dei paesi in via di sviluppo è ancora lontano da quanto promesso, ossia dai 100 miliardi di dollari entro il 2020. Inoltre, il divario tra paesi sviluppati e in via di sviluppo è ancora un tema irrisolto.

"Il summit sul clima di Pairgi sarà un test per l'Unione europea sia sul ruolo che intende giocare in questi colloqui sia sulla capacità della sua diplomazia. In vista del summit, l'Ue deve assicurare che tutti i paesi siano sulla stessa linea e pronti all'Alleanza parigina' per raggiungere un accordo internazionale.

"Inoltre, l'Ue deve restare all'avanguardia transizione verso un'economia intelligente, pulita ed efficiente. Se si otterranno i giusti investimenti e il giusto quadro legale, potrebbero essere creati tanti posti di lavoro in Europa".

L'eurodeputato S&D Seb Dance ha aggiunto da Lima:

"Chiediamo al commissario Arias Cañete di avanzare in tempi rapidi un proposta legislativa per il Quadro energetico e climatico 2030. Questo servirà a rafforzare la fiducia nell'Ue e negli impegni che Bruxelles si assume, permettendo così di concludere il prossimo anno a Parigi un accordo globale ambizioso".

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Belgio