A seguito della decisione della Commissione europea di attivare l’articolo 7.1 dei trattati Ue contro la Polonia in risposta alle violazioni dello stato di diritto e della separazione dei poteri nel Paese, il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:

“Sosteniamo in pieno la decisione della Commissione europea di lanciare le procedure per l’Articolo 7. La Commissione è guardiana dei trattati ed è essenziale che agisca quando vede una chiara minaccia allo stato di diritto in uno Stato membro. Non si tratta di una decisione politica ma di un passo necessario basato sui trattati. E arriva dopo due anni di aperture e inviti al dialogo da parte della Commissione verso il governo polacco, che purtroppo ha fatto orecchie da mercante. La Commissione non ha avuto altra scelta se non quella di attivare l’Articolo 7.

"Si tratta di uno sviluppo causato dal governo polacco. Chiediamo al presidente  Andrzej Duda di fermare le leggi adottato la scorsa settimana dal Parlamento polacco e iniziare un processo che porti a risolvere la situazione. Inoltre, chiediamo al leader di Diritto e giustizia Jarosław Kaczyński e al premier Mateusz Morawiecki di seguire le raccomandazioni della Commissione e modificare le leggi.

"La separazione dei poteri è essenziale per assicurare che l’Ue funzioni efficacemente. Dobbiamo combattere per proteggere tale principio ovunque esso sia minacciato. La Polonia è parte vitale dell’Ue e chiediamo al governo di tornare al tavolo dei negoziati e porre fine allo stallo”.