Oggi, la leader dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Iratxe García, ha invocato l’unità dell’Unione europea per porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente ed evitare che si propaghi nella regione. In un dibattito durante la sessione plenaria di Strasburgo, García si è impegnata a garantire la sicurezza di Israele dopo l’attacco senza precedenti dell’Iran. Riferendosi a Gaza, la leader di S&D ha ribadito l’urgenza di aiuti umanitari nella Striscia, di un cessate il fuoco per porre fine al massacro della popolazione palestinese, del rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e dei negoziati per la pace e due Stati tra il Mediterraneo e la Giordania.

Ha dichiarato Iratxe García:

“L’Unione europea deve rimanere unita. Siamo impegnati a garantire la sicurezza di Israele e non c’è modo migliore per dimostrare la nostra fermezza nei confronti del regime degli ayatollah che estendere le sanzioni contro la produzione e i trasferimenti di missili e contro i suoi alleati in Medio Oriente. La diplomazia deve prevalere sulla retorica guerrafondaia che non offre alcuna soluzione e genera solo più paura, morte e distruzione.”

“Il nostro impegno per la difesa di Israele non può e non deve essere incompatibile con la nostra fermezza di fronte all’intollerabile tragedia umanitaria imposta dal governo di Netanyahu a Gaza. Più di 33.000 morti, 200 operatori umanitari e 100 giornalisti sono stati uccisi, un milione e mezzo di persone sono stipate a Rafah e più di un milione sono a rischio estremo di malnutrizione a causa dell’uso della carestia come arma di guerra. Cosa altro deve accadere a Gaza perché l’Unione europea eserciti pressione affinché si ponga fine a un conflitto che i palestinesi stanno pagando con il loro sangue?”

“A Gaza è in gioco anche il diritto internazionale e il modo in cui le società vivono liberamente e con dignità. Facciamo sentire la nostra voce affinché Netanyahu rispetti la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che richiede un cessate il fuoco e la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia per proteggere la popolazione civile. La comunità internazionale deve anche rispettare l’embargo sulla vendita di armi a Israele richiesto dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.”

"L’Unione europea e i suoi Stati membri hanno nelle loro mani il potere di costringere Netanyahu a fermare la distruzione di Gaza, facendo ricorso a potenziali misure che vanno dalla politica commerciale al riconoscimento dello Stato di Palestina, passando per l’embargo sulle armi.”

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