Copyright, Danti (PD): Direttiva non tocca Wikipedia, Più responsabilità per le piattaforme

Con una nota l’eurodeputato PD Nicola Danti, coordinatore S&D in commissione Mercato interno e protezione dei consumatori, è intervenuto nel dibattito relativo alla nuova direttiva sul copyright:

«Chi oggi ha fatto una ricerca online si sarà probabilmente accorto che #Wikipedia ha oscurato il proprio sito per protestare contro l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva sul #Copyright. Il testo, in realtà, mira semplicemente a rendere più difficile la illegittima diffusione sulle piattaforme online di materiale protetto dal diritto d’autore.

Andiamo per punti, per rispondere a chi in queste ore sta diffondendo notizie non corrette su questo provvedimento:

  1. La direttiva non riguarderà affatto Wikipedia. Il testo che sarà votato giovedì esclude esplicitamente i servizi che non agiscono per scopi commerciali come le enciclopedie online, i depositi scientifici e culturali, i fornitori di servizi di cloud storing (Dropbox) e tutti gli altri servizi dove i contenuti sono caricati con l’autorizzazione dei titolari di diritti interessati (compromesso 2, Art. 2 (5), punto 4).
  2. Non si può spacciare per libertà la facoltà delle grandi piattaforme di fare enormi profitti sui materiali altrui. La libertà della rete, in realtà, non sarà in alcun modo messa a repentaglio. Nessuna censura indiscriminata, ma la garanzia dei diritti degli utenti e dei proprietari dei diritti (come precisato nel Considerando 13, art. 13). Nessuno vuol mettere il bavaglio a Wikipedia, insomma.
  3. A proposito dei sacrosanti diritti dei cittadini di fare ascoltare la propria voce, occorre ribadire come con questa direttiva il Parlamento europeo – espressione della volontà dei cittadini europei – per la prima volta chiede alle grandi piattaforme del web di assumersi non solo i profitti ma anche le responsabilità per ciò che pubblicano sui propri spazi online.
  4. Da quasi 20 anni l’Ue attende una riforma della direttiva sul copyright, che finalmente arriverà col voto del 5 luglio in Parlamento europeo. Obiettivo del testo è garantire una giusta remunerazione ad autori e produttori, tutelandoli i diritti di chi crea i contenuti diffusi online.»