Domani, Giovedì,  9 Marzo, prende il via in commissione Libertà civili, Giustizia e Affari interni al Parlamento europeo la discussione sull'attesa riforma di Dublino.

Elly SCHLEIN (Possibile), relatrice ombra per il Gruppo S&D, commenta così le anticipazioni sul rapporto di Cecilia Wikstrom (relatrice per il PE):

"Sono felice che l'on. Wikstrom abbia incluso nel suo rapporto molte delle nostre richieste a cominciare dall'eliminazione del check di inammissibilità, che avrebbe creato un ulteriore carico sui paesi di primo arrivo e, soprattutto, un pericoloso e discrezionale filtro all'ingresso dei richiedenti asilo, e dall'abbassamento della soglia che fa scattare il meccanismo di ricollocamento al 100%, contro il 150% proposto dalla Commissione europea, fino all'attenzione per i minori non accompagnati e la cancellazione delle pesanti sanzioni per i richiedenti. Mi lascia perplessa, invece, l'idea di collegare la valutazione sui sistemi d'asilo alle norme del codice Schengen che consentono la chiusura delle frontiere, o alla sospensione del meccanismo di ricollocamento, così come l'idea di introdurre un periodo di transizione per gli Stati membri meno abituati ad accogliere i richiedenti asilo: sono vent'anni che si parla di Sistema europeo comune d'asilo,  credo abbiano già avuto parecchio tempo per abituarsi."

"Quello che ci preoccupa davvero-conclude l'on.Schlein- è sapere che, mentre noi cerchiamo di migliorare il debolissimo testo della Commissione, il Consiglio sta lavorando su altre ipotesi che mirano ad evitare ogni obbligatorietà del meccanismo di redistribuzione e ad assicurarsi l'ultima parola su ogni intervento di solidarietà. Noi come Parlamento europeo ci siamo più volti espressi, a larga maggioranza, a favore di un meccanismo centralizzato, permanente e automatico di condivisione della responsabilità tra Stati membri; siamo alla quarta revisione di Dublino ed è tempo di superare l'ipocrisia originaria."