Il Gruppo S&D vorrebbe vedere maggior ambizione e coordinamento per individuare, sviluppare, produrre e commissionare migliori contromisure d’importanza critica per affrontare possibili minacce ed emergenze sanitarie. La proposta di oggi, in una certa misura, fornisce un quadro di governance migliore per i meccanismi esistenti ma non è sufficiente per far fronte a future crisi. Il Gruppo S&D teme anche che al Parlamento europeo non sia riservato un posto al tavolo dei negoziati per discutere quest’importante iniziativa.

Heléne Fritzon, eurodeputata vicepresidente S&D responsabile per la sanità, ha dichiarato:

“Il Gruppo S&D ha sempre sostenuto l’idea della creazione di un meccanismo di Preparazione per le emergenze sanitarie e di un’Autorità di risposta sanitaria. Dobbiamo utilizzare strumenti e risorse per monitorare la disponibilità di contromisure mediche, accelerare la ricerca e l’innovazione e utilizzare procedure d’appalto congiunte per garantire parità d’accesso a cure sanitarie di qualità durante le pandemie e le altre crisi sanitarie.

“L’iniziativa annunciata oggi però non sembra avere la portata necessaria a coprire le nostre esigenze future e il Gruppo S&D chiede maggior ambizione per fornire strumenti adeguati a identificare, sviluppare, produrre e commissionare le contromisure necessarie ad affrontare la crisi sanitaria in atto o quelle future, soprattutto per quanto riguarda ciò che è stata chiamata la “pandemia silente”, vale a dire la resistenza agli antibiotici (AMR, antimicrobial resistance)”.

Jytte Guteland, l’europarlamentare coordinatrice S&D in commissione ambiente ha aggiunto:

“Risulta chiaro che l’Ue necessita di un maggior coordinamento per affrontare le prossime crisi sanitarie. È positivo che la proposta istituisca una miglior struttura di governo e fornisca un quadro migliore per le pandemie e le altre minacce sanitarie, ma abbiamo bisogno anche di strumenti più forti e strutture più sostenibili. Noi del Gruppo S&D abbiamo sostenuto le soluzioni ad interim come l’incubatore HERA e ora un quadro di governo meglio definito per le capacità emergenziali, ma ci serve una vera e propria agenzia che possa intervenire adeguatamente sullo sviluppo e la commissione di contromisure mediche alle minacce sanitarie. Questa è una pietra angolare per la creazione di un’Unione sanitaria europea e dobbiamo mantenere alta l’asticella dell’ambizione se vogliamo essere certi di riuscire ad applicare l’insegnamento tratto dall’attuale pandemia. Dobbiamo intraprendere iniziative che si spingano oltre la portata profilata in questo momento e al Parlamento dovrebbe essere assicurato un posto al tavolo dei negoziati”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Vicepresidente
Svezia
Contatto/i stampa S&D