Oggi il Parlamento europeo ha adottato le norme riviste della direttiva sul permesso unico, che miglioreranno i diritti dei lavoratori provenienti da paesi terzi. I Socialisti e Democratici hanno condotto i negoziati sulla revisione delle norme sul permesso unico per dimostrare i vantaggi dei percorsi legali e della migrazione regolare.

Per il Gruppo dei S&D, attirare i lavoratori migranti da paesi esterni dell’UE, attraverso strumenti equi e legali, è necessario per rispondere ai cambiamenti demografici e alle carenze del mercato del lavoro dell’UE in settori cruciali. Essi ritengono inoltre che possa positivamente condizionare le nostre società. 

La revisione della direttiva sul permesso unico è stata adottata oggi con un’enorme maggioranza: solo i gruppi politici di estrema destra, ECR e ID, hanno votato contro le nuove regole. Il voto in plenaria fa seguito a un accordo politico raggiunto tra i colegislatori sotto la presidenza spagnola nel dicembre 2023.

Javier Moreno Sánchez, eurodeputato S&D e relatore della direttiva sul permesso unico, ha dichiarato:

“Gli strumenti di migrazione legale, come la direttiva sul permesso unico, creano un contesto vantaggioso per tutti e hanno un ruolo cruciale nel promuovere una migrazione sicura e regolare verso l’UE.”

“L’estrema destra alimenta la paura e l’odio nei confronti dei migranti e questo danneggia i progressi importanti compiuti sulla migrazione regolare. La migrazione regolare è lo strumento migliore per combattere l’immigrazione irregolare e i trafficanti di esseri umani. La migrazione legale è sia necessaria che positiva. Necessaria perché le tendenze demografiche mostrano chiaramente che la popolazione dell’Unione europea si sta riducendo e sta invecchiando rapidamente. Ed è positiva perché i migranti rappresentano un chiaro arricchimento economico, sociale e culturale per le nostre società.”

“Nelle norme riviste siamo riusciti a introdurre una procedura più semplice e veloce per le persone che acquisiscono questo permesso unico e abbiamo garantito la parità di trattamento di questi migranti rispetto ai lavoratori dell’UE, rafforzando i loro diritti, migliorando la loro protezione contro gli abusi e aiutandoli ad accedere ad alloggi.” Ora dobbiamo dare a queste regole la promozione pubblica e la visibilità che meritano sia nell’UE che nei paesi d’origine per renderle un successo.”

Agnes Jongerius, eurodeputata S&D e portavoce della commissione per l’occupazione e gli affari sociali, ha dichiarato:

“La revisione della direttiva sul permesso unico mira a proteggere i lavoratori che sono mal pagati e trattati in modo iniquo all’interno del mercato del lavoro a causa del loro status di lavoratori di paesi terzi. Con un sistema adeguato di permessi di lavoro e di soggiorno, stiamo cercando di correggere la situazione ingiusta in cui si trovano troppi lavoratori. Poiché la migrazione legale diventa sempre più importante, dobbiamo smantellare il sistema di classe che mina i diritti dei lavoratori di paesi terzi e li rende vulnerabili agli abusi e allo sfruttamento. Spetta ora agli Stati membri attuare e far rispettare le regole più eque che stiamo adottando oggi. I lavoratori dei paesi terzi dovrebbero godere espressamente degli stessi diritti dei lavoratori dell’UE.”

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi
Capo delegazione
Membro
Spagna