In vista del Consiglio europeo che partirà giovedì e in cui si discuterà del nuovo quadro di politiche sul clima e l’energia, i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo hanno lanciato un appello affinché vengano introdotti target ambiziosi e vincolanti per garantire un’economia sostenibile e competitiva e nuovi posti di lavoro (in particolare smart job).   
 
Il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella afferma:
 
"Vogliamo che il nuovo quadro di politiche su energia e clima sia il primo passo verso la Green. Dobbiamo lavorare subito affinché il Piano di investimenti, proposto dalla nuova Commissione, sia in linea con questo approccio. Per tale ragione, nei nostri negoziati con Juncker, abbiamo ottenuto garanzie sul fatto che il vicepresidente Timmermans avrà anche una competenza orizzontale sullo sviluppo sostenibile, che è una priorità cardine dell’Ue. Dobbiamo orientare gli investimenti verso la sostenibilità. Questa è l’unica strada per creare occupazione di alta qualità e per assicurare uno sviluppo di lungo termine per l’Europa”.

La vicepresidente S&D responsabile per Energia e cambiamenti climatici,  Kathleen Van Brempt, dichiara:
 
"E’ essenziale che i capi di governo si assumano le loro responsabilità nel momento in cui prenderanno delle decisioni al Vertice. Decisioni che devono essere prese. Se l’Europa non si assume le sue responsabilità, avremo gravi problemi quando ci siederemo ai summit sul Clima dell’Onu al fianco degli altri paesi.
 
"A febbraio, il Parlamento ha stabilito alcune importanti line guida. Il gruppo S&D avrebbe voluto che si facessero maggiori passi in avanti, ma questo è il compromesso che è stato raggiunto e al quale il Consiglio dovrebbe attenersi: un target minimo del 40% per la riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990; un target minimo del 30% di energia da fonti rinnovabili e del 40% sull’efficienza energetico.
 
"Con questi target saremo più credibili quando chiederemo ai paesi terzi di assumersi anche loro le proprie responsabilità nella lotta ai cambiamenti climatici.

"Noi abbiamo affermato con chiarezza che non c’è contraddizione tra tali target e il benessere economico dei cittadini in Europa. Al contrario, studi dimostrano che ogni famiglia potrebbe risparmiare 300 euro all’anno se venisse attuato il target del 40% sull’efficienza energetica”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Belgio