Dopo aver guidato la definizione di misure temporanee per l’individuazione, la rimozione e la segnalazione di abusi sessuali online sui bambini, il Gruppo S&D chiede soluzioni mirate e permanenti nelle legislazioni future, per combattere questo crimine indicibile.

Gli europarlamentari oggi votano una deroga temporanea alla Direttiva E-Privacy che consente ai fornitori di servizi di comunicazione online di continuare a utilizzare la tecnologia per intercettare materiali pregiudizievoli o illegali nelle email, nelle chat e nei messaggi. I negoziati sono in corso per rendere vincolanti le leggi Ue in materia di e-privacy in tutti gli stati membri, traducendola in un regolamento esauriente.

Il Gruppo S&D si è adoperato affinché la deroga temporanea prevedesse la protezione dei diritti di privacy degli utenti garantendo che siano informati tempestivamente in merito alla possibile scansione di email, chat e messaggi.

Birgit Sippel, eurodeputata S&D, negoziatrice del Parlamento europeo e portavoce in materia di giustizia e affari interni, ha dichiarato:

“Gli abusi sessuali sui bambini sono un crimine orribile a noi dobbiamo fare di più per prevenirlo, per perseguire chi si macchia di questo reato e sostenere le vittime. Per prevenire il dilagare di materiali di abuso sessuale in rete e fermare gli adescamenti online, il Parlamento europeo sta votando per permettere il mantenimento di alcune misure volontarie che intercettino gli abusi sessuali online,  li rimuovano e li segnalino alle autorità competenti  e alle organizzazioni che difendono i diritti e gli interessi dei minori. Durante i negoziati, il Parlamento ha fatto in modo che il testo della deroga fosse in linea con la legge Ue in materia di protezione dei dati. Abbiamo introdotto e aggiunto misure per informare gli utenti di possibili scansioni delle comunicazioni, chiare scadenze di conservazione dei dati e limitazioni alle tecnologie utilizzabili. Queste non sono però misure permanenti e siamo impazienti di iniziare il lavoro legislativo su un futuro regolamento permanente di contrasto degli abusi sessuali online, che subentri a queste misure ad interim e individui soluzioni persino più mirate”.

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Germania
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