Oggi, il Parlamento europeo ha dato l’ok alla creazione dell’ufficio del procuratore europeo (European Public Prosecutor’s Office, EPPO). Il nuovo ufficio avrà il potere di indagare, perseguire e processare nei casi di frode contro gli interessi finanziari dell’Unione europea. Il gruppo S&D accoglie con favore la creazione di un nuovo ufficio e si augura che esso entri in funzione il prima possibile.

La portavoce del gruppo S&D sull’EPPO, Sylvia-Yvonne Kaufmann dichiara:

“Perché l’Ue lavori efficacemente è essenziale che i contribuenti europei sappiano che i loro soldi vengono spesi efficacemente. Le storie di corruzione e uso distorto dei fondi Ue danneggia seriamente la credibilità dell’Ue agli occhi dei suoi cittadini. La Commissione stima che le perdite del bilancio Ue causate da frodi ammontino a 500 milioni per anno. Ecco perché il nuovo ufficio del procuratore europeo è cosi’ importante. Esso aiuterà a indagare e perseguire i casi in cui i fondi Ue vengono usati in modo distorto. A dispetto di questo passo avanti, ci rammarichiamo del fatto che non tutti gli Stati membri abbiano aderito. Tra questi, alcuni tra i paesi con i più alti livelli di corruzione, come Ungheria e Polonia, i cui cittadini, tra l’altro, ricevono in termini assoluti il più alto ammontare di fondi Ue pro capite”.

La portavoce del gruppo S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Birgit Sippel aggiunge:

"Dall’inizio, abbiamo spinto perché si creasse una procura europea indipendente, che non finisse imbrigliata negli interessi degli Stati membri. Sebbene il nuovo organo non sia perfetto, abbiamo visto significativi progressi durante i negoziati, grazie alla pressione fatta sui paesi membri. Adesso, occorre che il nuovo ufficio entri in funzione e chiediamo agli Stati membri che non si sono uniti di farlo il prima possibile”.

Nota per la stampa

Al momento, ci sono 20 stati membri che prendono ufficialmente parte all’EPPO, il cui avvio è previsto nel 2020. I cinque Stati membri che non partecipano sono Polonia, Ungheria, Svezia, Olanda e Malta. La Danimarca, il Regno Unito e l’Irlanda, perché esclusi o perché con diritto di opt out in base ai Trattati) non saranno coinvolti da subito.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania