Il gruppo S&D del Parlamento europeo ha accolto con favore la decisione della commissaria Georgieva di seguire la raccomandazione del Parlamento e non estendere l'accordo con Philip Morris concepito per aiutare a contrastare il contrabbando e la frode sulle sigarette. Siamo contenti che la commissaria Georgieva abbia concordato con il gruppo S&D sul fatto che i cambiamenti nel mercato e nel contesto normativo fanno sì che questo accordo non sia più lo strumento migliore per contrastare il tabacco illegale.

Inés Ayala, portavoce S&D per il controllo dei bilanci, ha detto:

“In marzo abbiamo detto chiaramente che sebbene il precedente accordo con Philip Morris sia stato utile nella lotta al contrabbando di sigarette, non era più lo strumento giusto per questo fine. I cambiamenti nel mercato fanno sì che la sfida più grande che affrontiamo oggi non proviene dal contrabbando delle sigarette di marca, ma dalle sigarette senza marchio che sono vendute a prezzi inferiori sul mercato nero, conosciute come 'bionde a buon mercato'. L'accordo con Philip Morris non può aiutare a contrastarle. Siamo quindi lieti che la Commissione abbia seguito le nostre raccomandazioni.

“Nonostante questa gradita notizia, c'è ancora molto da fare. Nuovi strumenti normativi quali la direttiva sui prodotti del tabacco e il protocollo dell'Oms sul tabacco faranno sì che accordi come quello con Philip Morris non siano più necessari in futuro. Non sono però ancora in vigore, e vorremmo che la Commissione adottasse misure temporanee per  assicurare che non vi sia un vuoto normativo tra il termine di questo accordo e l'entrata in vigore delle nuove regole”.

Linda Mcavan, portavoce S&D per la direttiva sui prodotti del tabacco, ha aggiunto:

“Questa decisione rappresenta un'enorme vittoria per gli attivisti per la salute che lavorano per controllare i traffici di tabacco nell'Ue. Gli acccordi con l'industria del tabacco non sono una risposta nella lotta al commercio illecito, e sono quindi contenta che la Commissione stia assumendo una posizione ferma. Spero che questo significhi che i giorni in cui le aziende del tabacco esercitavano un'indebita influenza sulle decisioni politiche stiano