L'elevato impatto del trasporto stradale sull'ambiente e il degrado delle infrastrutture stradali hanno un costo per la società, ma non tutti dovrebbero pagarlo, solo i responsabili. Gli utenti ne beneficerebbero, dal momento che la mancanza di un'adeguata manutenzione porta a più incidenti, inquinamento, rumore, nonché a maggiori costi operativi dei veicoli.

L'attuale legislazione, la cosiddetta direttiva Eurobollo, è obsoleta e copre solo i veicoli pesanti. Questo è il motivo per cui il gruppo S&D chiede un sistema più efficiente ed equo in cui i costi sarebbero condivisi tra diversi tipi di veicoli e gli oneri basati sul tempo sarebbero sostituiti con quelli basati sulla distanza.

Il gruppo S&D è fortemente impegnato a garantire trasporti puliti ed efficienti poiché sono un pilastro fondamentale per una società sostenibile. Oggi la commissione Trasporti del Parlamento europeo ha appoggiato la proposta dell'eurodeputata S&D Christine Revault d'Allonnes, di modificare la direttiva esistente al fine di applicare meglio i principi del "chi inquina paga" e del "chi usa paga".

Christine Revault d'Allonnes dichiara:

“La proposta è un punto di svolta per raggiungere l'obiettivo del Libro bianco sui trasporti, ossia passare alla piena applicazione dei principi del chi inquina paga" e del "chi usa paga". Essa eliminerebbe gradualmente l’Eurobollo per i veicoli pesanti entro il 2023, un anno prima rispetto alla proposta della Commissione europea, e nel 2026 per i veicoli leggeri, ossia due anni prima rispetto alla proposta della Commissione europea.

“Inoltre, dal 2021 gli oneri per i costi esterni* basati sugli standard EURO saranno obbligatori per i veicoli pesanti su tutte le reti stradali europee. Questo è un messaggio forte del Parlamento europeo volto a ridurre le emissioni del settore del trasporto stradale.

“La proposta è ambiziosa e include le autovetture, dato che oltre il 60% delle emissioni dei trasporti su strada proviene da tali veicoli. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi sul clima di Parigi, dobbiamo agire su tutti i fronti con incentivi per i veicoli puliti”.

 

Il portavoce S&D per i trasporti, Ismail Ertug afferma: 

“La proposta che proponiamo vuole destinare le entrate per assicurarsi che siano investite per mantenere una rete stradale e un'infrastruttura aggiornate e sicure (come tunnel o ponti) in Europa. Ciò contribuirà alla sicurezza di tutti i viaggiatori e ad abbassare i costi di manutenzione per i proprietari di veicoli”.

*Nota per la stampa

I costi esterni sono i costi relativi all'inquinamento atmosferico e a quello acustico dovuti al traffico. Senza intervento politico, i cosiddetti costi esterni non vengono presi in considerazione nel calcolo degli oneri stradali. Un onere per i costi esterni significa una tassa riscossa allo scopo di recuperare tali costi.