“Mentre a Roma il ministro Luigi Di Maio promette ragionevolezza sulla questione Ilva al Parlamento europeo a Bruxelles gli eurodeputati grillini chiedono la chiusura del più grande stabilimento industriale del Mezzogiorno, e il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dice che se il governo sceglierà la chiusura sarà l'uomo più felice del mondo e farà una festa a spese della Regione. La realtà è che tutti parlano perché sanno che alla fine l'Ilva non chiuderà grazie al lavoro difficile di compromesso portato avanti dai due precedenti governi”. Lo ha dichiarato l'eurodeputata Pd, Elena Gentile, membro della commissione Lavoro, ambiente e sanità.

“La sfida che i governi a guida Pd hanno condiviso – ha spiegato Gentile - cioè quella di salvaguardare lavoro e salute, rischia di essere compromessa cedendo al fascino irresistibile del consenso 'last minute'. Non abbiamo mai sottovalutato l'impatto negativo sulla salute dei tarantini. La riambientalizzazione e i lavori di copertura dei parchi già avviati dimostrano quanto determinate siano state le decisioni dei governi. La scelta condivisa dalle istituzioni europee di avviare il percorso che porterà alla decarbonizzazione è chiara, inequivocabile ed irrevocabile ripresa con convinzione dai Governi Renzi e Gentiloni. Ma questo è un processo lungo rispetto al quale la ricerca deve ancora compiere importanti passi in avanti. E non mancherà il sostegno convinto di chi ha scelto di percorrere la strada della innovazione anche per consentire che in Europa non venga amputata una storia industriale così rilevante.

Se Di Maio decidesse di far saltare il tavolo della trattativa non accogliendo la legittima rivendicazione delle parti sociali a Taranto si intonerà il de profundiis per migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, altro che festa a spese della Regione Puglia.

Ma oggi dobbiamo fare i conti con la realtà e con i tempi così ingenerosi per assumere decisioni che incideranno pesantemente sulla tenuta del sistema industriale dell'intero Paese”.

Patrizia Toia, capodelegazione degli eurodeputati Pd e vicepresidente della commissione Industria, ha aggiunto che “per mantenere le attività industriali ai livelli produttivi esistenti e andare verso la decarbonizzazione noi, come eurodeputati Pd e come gruppo dei Socialisti e Democratici, saremo impegnati per investire i fondi Ue del programma Horizon per la ricerca nelle tecnologie innovative che permettono di coniugare le esigenze della salute con quelle dell'industria”.

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